Gli studi di settore nascono con il dichiarato obiettivo di ridurre, per determinate categorie di contribuenti, la libera determinazione del reddito quale naturale conseguenza della differenza tra i costi ed i ricavi aziendali; per questo motivo sono anche uno strumento di accertamento a disposizione dell’Amministrazione Finanziaria mediante il quale, a determinate condizioni può rettificare i ricavi e quindi il reddito d’impresa o di lavoro autonomo da assoggettare a tassazione.
La messa a punto di questo strumento rappresenta il momento di arrivo per l’amministrazione finanziaria dopo aver cercato con altre formule, più o meno efficaci, di migliorare il gettito senza impiego di risorse umane con lo scopo di effettuare faticose e spesso improduttive verifiche ed accertamenti.
1. Introduzione
2. Soggetti interessati
3. Soggetti esclusi
4. Rilevanza penale dei maggiori ricavi accertati con lo studio di settore
5. La rilevanza degli studi di settore: Presunzioni semplici
6. L’accertamento – modalità operative
7. Effetti dell’accertamento
8. Asseverazione
9. Novità introdotte dal D.L. 98 del 06/07/2011 convertito con modificazioni dalla L. 111 del 15/07/2011.
9.1 Novità introdotte dal D.L. 138 del 13/08/2011 convertito con modificazioni dalla L. 14 settembre 2011 n. 148
9.2 Novità introdotte dal D.L. 201 del 06/12/2011 convertito con modificazioni dalla L. 22 dicembre 2011 n. 214.
9.3 Novità introdotte dal D.L. 16 del 02/03/2012 convertito con modificazioni dalla L. 26 aprile 2012 n. 44
10. Utilizzo retroattivo degli studi di settore più evoluti in fase di accertamento